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Alla scoperta dell’autunno sull’Etna: i profumi del sottobosco

Alla scoperta dell’autunno sull’Etna: i profumi del sottobosco

L’autunno sull’Etna è un’esperienza sensoriale unica: i colori caldi delle foglie, il profumo del sottobosco, e l’aria frizzante che anticipa l’arrivo dell’inverno. Per chi ama immergersi nella natura, l’Etna offre un’infinità di percorsi e sentieri dove è possibile dedicarsi alla raccolta delle castagne e alla ricerca dei funghi porcini e dei funghi di Ferla, specie molto apprezzate e legate alla tradizione locale.

Un paesaggio da cartolina: l’Etna in autunno

In autunno, le pendici dell’Etna si trasformano: i verdi intensi dell’estate lasciano il posto a un ventaglio di colori che vanno dal giallo all’arancione, fino al rosso e al marrone. Questo periodo dell’anno attira escursionisti, famiglie e appassionati di fotografia, ma anche cercatori di funghi e castagne, che trovano nell’Etna il luogo perfetto per una giornata di raccolta immersi nella natura.

La raccolta delle castagne: un’antica tradizione etnea

Le castagne sono uno dei frutti simbolo dell’autunno etneo. I boschi di castagni si trovano principalmente tra i 1.000 e i 1.500 metri di altitudine e offrono uno scenario perfetto per una raccolta facile e divertente. Le zone più indicate per trovare castagne sull’Etna sono Zafferana Etnea, Nicolosi e Linguaglossa. Fare attenzione su alcune aree dove vigono restrizioni sulla quantità di castagne che si possono raccogliere, specialmente nelle riserve protette. Il periodo migliore per la raccolta delle castagne è tra ottobre e novembre, quando cadono naturalmente dagli alberi.

I funghi porcini e i funghi di Ferla: i tesori nascosti del sottobosco

Oltre alle castagne, l’Etna è rinomata per la varietà di funghi che cresce nel suo sottobosco. Tra i più ambiti ci sono i funghi porcini e i funghi di Ferla (Pleurotus eryngii), entrambi apprezzatissimi per la loro bontà in cucina.

– I funghi porcini (Boletus edulis): si trovano solitamente vicino alle querce e ai castagni, e sono caratterizzati dal cappello marrone, la carne soda e l’inconfondibile aroma di sottobosco.
– I funghi di Ferla: crescono spesso vicino alla Ferula communis, una pianta tipica della macchia mediterranea, e si riconoscono per il loro cappello chiaro e la consistenza carnosa.

Le aree migliori per trovare funghi porcini e funghi di Ferla sono le zone boschive a media altitudine, intorno ai 1.200-1.800 metri, tra cui la Pineta di Linguaglossa, il Bosco di Milo e il Parco dell’Etna.

La bellezza dell’autunno sull’Etna è unica. La raccolta delle castagne e dei funghi non è solo un’attività rilassante, ma anche un’opportunità per riscoprire la natura, i profumi e i sapori della Sicilia. Con un po’ di attenzione e rispetto per il territorio, questa esperienza può regalare giornate indimenticabili per grandi e piccoli, tra passeggiate, scoperte e un contatto autentico con la natura.

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